Conoscere e donare

Questa riflessione nasce dalla mia vita lavorativa e mi arriva come rivelazione appunto di una meta appena raggiunta.

Il punto è quanta conoscenza hai e quanta te ne serve. Molti credono di conoscere ma fanno tutto le cose standard che gli girano sotto il naso. Altri conoscono ma si adattano a quello che hanno intorno. Con il primo caso abbiamo a che fare con dei saccenti che sicuramente esasperano la loro figura. Con gli altri abbiamo a che fare con demoralizzati a causa della loro incapacità di poter mettersi in atto.

La mia riflessione era proprio questa: la conoscenza matura lì dove c’è quella conoscenza e si atrofizza lì dove c’è una arresa.

Noi acquisiamo un credo (inteso come modo universale di fare una cosa) in un determinato luogo della Terra. Se ci spostassimo da quel luogo allora la nostra conoscenza (è possibile) venga messa in discussione e rischiamo di tenerci da parte e non fare conoscere anche il nostro modo di essere o di fare e perché no anche il modo migliore (appreso) per fare bene quella cosa ma in modo nuovo.

Il problema è di tipo lavorativo ma voglio giungere al fatto che la mente gestisce ogni cosa. Se fossi liberi da pensieri di giudizio, di stima, perché no di autostima, come detto bambini che litigano tra loro e poi ritornano a giocare tra loro, allora noi potremmo, con la nostra semplicità dare e fare liberamente.

Ci blocca la stanchezza, la voglia di fare in punta di piedi o contrariamente la voglia di fare con saccenza. Tutti elementi che arrivano da un fare umano e che non portano mai a nulla.

Taglio corto, come ormai faccio di consueto, per non aprire mille discorsi e affermo questo: se sai da dove arriva la tua conoscenza e se sai che è infallibile, allora non ti resta che metterla in atto con semplicità nella tua vita principalmente. Il tuo esempio sarà naturalmente riflesso nella vita degli altri che sicuramente ameranno seguirti.

Non è una regola ma è uno stile di vita e funziona. La via vita è cambiando approfondendo personalmente la lettura della Bibbia ed ho fatto mia la semplicità. Ora tocca a te scoprire per conoscere e approfondire.

Mi sono avvicinato solo e con volontà, ho chiesto anche delle risposte ma al momento giusto mi sono arrivate anche divinamente. Io amo invitare a scoprire personalmente e nell’eventualità a confrontarci. Sono passi e ti posso assicurare che ho raggiunto tante mete.

Buon primo passo.