Hai Vinto!
Lì dove lo sguardo “domina” su tutto il paesaggio, che sensazione proviamo?
Quando cerchiamo sul navigatore la strada da percorrere perché sappiamo di riuscire con sicurezza a gestire i nostri spostamenti raggiungendo la meta, come ci sentiamo nel guardare da un’alta prospettiva Km di paesaggi racchiusi nel palmo di una mano?
Ci siamo mai chiesti come sarebbe guardare la nostra vita da un’alta prospettiva? come “sentinelle”?
Prova ad immaginare
Le sentinelle erano delle guardie stazionate su mura o in una torre con il compito di vigilare e di dare l’allarme in caso di pericoli in arrivo. Avevano il compito di proteggere le città così come i vigneti, i campi e i pascoli. Per capirlo non dobbiamo sicuramente arruolarci in un esercito né cercare un antico borgo medioevale.
Nel libro di Geremia al capitolo 33 mentre il profeta si trovava nel cortile di una prigione il Signore gli parla e gli da rivelazioni sulla restaurazione della nazione di Israele.
Questo per dire che Non importa in quale contesto o posizione ci troviamo, anche se fossimo in una prigione, anche se fossimo considerati “niente” così come ha parlato a Geremia, Dio il Signore ci rivela come Lui può liberare la nostra vita e ristabilirla sotto ogni aspetto.
In Geremia 33:3 c’è una cosa molto importante che Dio dice :
Possiamo fare nostro questo passaggio della Bibbia imparando ad essere sentinelle, vedere con gli occhi di Dio le nostre condizioni e le loro soluzioni, apprendere che è possibile vedere da un’Alta prospettiva a prescindere di dove ci troviamo e che Dio ci semplifica e ci alleggerisce la vita, sai perché?
Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Vangelo di Giovanni 3:16
Stiamo credendo in Lui?
Non solo i gatti
Da Gennaio di quest’anno ho avuto modo di approcciarmi con due simpatici gattini ai quali ogni tanto do loro da mangiare ma ho notato che non hanno ancora imparato a fidarsi di me infatti quando si avvicinano alla ciotola del cibo solo dopo essermi allontanata e girato loro le spalle.
Tante volte mi sono rivista nel mio rapporto con Gesù come questi due gattini: so che Gesù è con me, si prende cura di me ma faccio quasi fatica a lasciare la paura quando qualcosa viene minacciosa verso di me.
Nella lettera a i Romani l’apostolo Paolo scrisse:
Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.
Romani 8:37
Con GESU’ non c’è vittoria che non ci appartiene, significa che quando avvistiamo situazioni avverse così come una battaglia che sta per giungere o che stiamo combattendo, dobbiamo continuare ad affidarci e ricordarci Chi ha già vinto per noi.
Ricordo una canzone che dice:
“La vittoria è nostra nel nome di Gesù!…”
A questa dichiarazione dico Amen! e aggiungo anche questo …
Anche noi cristiani
…Noi cristiani dovremmo imparare a lasciare la paura che conseguentemente ci restituisce false SICUREZZE in cui ci fortifichiamo ma che non ci fanno sicuramente vivere nella FEDE in Cristo.
Dovremmo sicuramente chiederGLI che “Tipo di Vittoria” ci ha preparato in quella specifica situazione che stiamo vivendo.
A volte abbiamo fatto e facciamo preghiere che peccano di egoismo, suggerite da sentimenti, esperienze e desideri personali e così alziamo grida di vittorie nel nome di Gesù quando proprio Gesù non ci ha chiamati a combattere per quella battaglia. Non comprendiamo quali sono veramente i SUOI obiettivi per la nostra vita (né tantomeno per la vita degli altri) e anzichè curare il nostro rapporto con Lui combattiamo al posto Suo.
A volte pensiamo che sia Gesù a guidarci ma la verità è che abbiamo preso il Suo posto. Possiamo apprezzare la Grazia che Dio ci dà perchè ci porta a ri-VEDERE con i Suoi occhi e ri-TORNARE a ri-Vivere nella Vera Libertà che Gesù ci ha donato nonostante la valanga di errori che commettiamo, il Suo obiettivo rimane quello di ristabilirci nella Sua verità, cercando di farsi sentire e richiamandoci a salire in cima.
Questa riflessione va a noi che desideriamo fare la Sua volontà e a noi che stiamo imparando a vincere “perdendo” l’ostinatezza di essere considerati eroi su questa terra, con la consapevolezza di ricevere un premio aldilà di questo “breve momento”, la vita terrena.
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