La verità dietro l'angolo

Quando mio padre era ricoverato in ospedale il dottore che stava seguendo il suo stato di salute ci chiamò nel suo ufficio e ci prospettò quello che sarebbe stato il futuro di mio padre. La morte era dietro l’angolo.

Una parola che pronunziò il dottore mi fece irritare ma nulla aveva a che fare con la mia rabbia verso chi la stava pronunziando ma verso me stesso per non aver pensato a ciò. Ci disse che se avessimo fatto la radiografia non soltanto alla schiena ma anche al fianco o al petto, avremmo potuto scoprire in anticipo il male che stava per espandersi in tutto il suo corpo.

Le sue parole mi rimbombarono in testa perchè definì la cosa in questo modo: il nostro corpo è come un armadio, se fai la radiografia sul davanti non puoi scoprire quello che c’è dietro l’angolo, sul fianco dell’armadio. Per scoprire quello che c’è dietro l’angolo devi fare una radiografia anche lì, devi guardare anche lì.

La disperazione in quel momento era salvare la persona a te cara, turbati dal fatto che vivevamo nella serenità di un normale mal di schiena, mai e poi mai potevamo immaginare quello che ci aveva appena prospettato il medico nonostante mio padre continuava la sua normale vita totalmente invaso da quel male che ce lo stava portando via. Il medico definì addirittura quello che stava vivendo in quei giorni, un miracolo affermando: in queste condizioni è strano che lui riesca ancora a muoversi, parlare, reagire e fare tutto.

Ricordo ancora, dissi a mio padre che volevo fargli la barba perchè era solito farla con una certa cadenza settimanale ma rispose: non c’è bisogno perché sono ancora in grado di farmela da solo, e così fece. Prese quella lametta e con la maestria di sempre riportò la sua pelle a quella rasatura perfetta che neanche un contropelo faceva più pensare all’esistenza di un barba.

C’è una verità dietro l’angolo che non possiamo non scoprire.

Non possiamo ostinarci a rimanere fermi ad aspettare. La situazione è simile alla nostra attesa, all’angolo di una strada, della persona che deve giungere al nostro appuntamento e che invece si è fermata, anch’ella, dietro l’angolo opposto ad aspettare noi. Per una questione di posizione e di fermezza non ci spostiamo ad osservare, prima di ogni cosa, quello che c’è oltre la nostra posizione, quello che ci riserva la scoperta che c’è dietro quell’angolo.

Siamo talmente ostinati sulle nostre prese di posizione e sulle credenze costruite negli anni che fatichiamo a prenderci la Verità, una verità che poi, rivelataci, ci fa male anzi ancor peggio ci fa rabbia.

Iannè e Iambrè potrebbero non dirti niente e sicuramente è così. In realtà fanno parte di una storia che da bambini abbiamo visto più e più volte e anche i nostri figli ancora vedono in tv.

Sono personaggi che vediamo come esseri da sconfiggere, che si oppongono al nostro eroe ma che ci consegnano una pura verità. Quello che vediamo in questi personaggi da sconfiggere, in realtà è quello che dentro di noi deve essere ancora sconfitto.

Paolo insegna a Timoteo qualcosa di veramente semplice e significativo dicendogli queste parole:

E come Iannè e Iambrè si opposero a Mosè, così anche costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta, che non hanno dato buona prova quanto alla fede.

2 Timoteo 3:8

Quindi questi personaggi si opposero ad una verità con una menzogna ovvero dando una stessa verità ma con un raggiro velato ma reale, chiaro.

Questi due personaggi sono i maghi del Faraone d’Egitto, li conosciamo nella storia di Mosè quando, quest’ultimo, insieme al fratello Aronne si presentarono dal Faraone, su richiesta di Dio, per chiedere di liberare gli Ebrei, gli Israeliti, dall’Egitto.

Nei versi biblici si legge che il Faraone aveva il cuore duro ma specificatamente fu proprio Dio ad indurire il cuore del Faraone e solo per dimostrare a Mosè, al Suo popolo ed al Faraone la Sua effettiva Grandezza e Presenza. In una delle circostanze in cui Dio inviò Mosè dal Faraone chiese a Mosè di portare con se il bastone e gli spiegò che buttandolo a terra si sarebbe trasformato in un serpente e così riprendendolo in mano sarebbe ritornato ad essere un bastone. Questa fu una delle cose che Dio chiese a Mosè di fare. Allo stesso modo i due maghi fecero replicando esattamente l’azione di Mosè in merito alla trasformazione del bastone in serpente così come in alcune altre vicende relative agli incontri di Mosè ed il Faraone.

Menzogna, non Menzogna, raggiro, situazioni che Dio voleva, magia che Dio ha voluto per Mosè, magia che avevano anche questi due personaggi ma sta di fatto che tutto ciò è una chiara dimostrazione di quello che avviene giornalmente, dai tempi antichi fino ai giorni nostri tra gli uomini. Si tiene lo sguardo puntato sulle situazioni, si imitano le cose più assurde, ci si raggira pur di raggiungere i propri scopi, si perde l’attenzione delle cose reali ovvero che Dio è Unico e Presente. Dio non avrebbe avuto bisogno di tutto quel teatrino per liberare il Suo popolo da Israele ma ogni cosa che Dio opera nelle nostre vite è attuato per farci intendere chiaramente che di nulla abbiamo bisogno se non di Lui. Tutto quello che stiamo perdendoci a fare è inseguire situazioni umane che ci portano a scontrarci con stesse realtà di altri, che crediamo siano diverse ma dallo stesso fine ovvero la perdita di attenzione nei confronti di Dio.

Parlando dei giorni d’oggi, è chiaro che ci perdiamo dietro alle chiacchiere, dietro alla scrittura come quella che sto facendo io, ora, per spiegare quanto siamo affaticati dalle circostanze e lontani dalle cose concrete. Anche il mio modo di spiegarti la vicenda ti può far pensare ad un raggiro per catturarti in qualcosa e credo che tu l’abbia pensato ma concretamente rispondo che la realtà non è nelle mie parole ma nella possibilità di andare a capire dove è questa Verità.

Certamente a Dio non interessa come e cosa guardi intorno a te ma quanto tieni gli occhi puntati su di Lui.

La Verità è biblica

Quante volte mi sono sentito dire che ho un concetto mio della Bibbia e una mia interpretazione ma non mi sono mai ritrovato a parlare con delle persone che mi abbiano confermato o smentito le cose che conosco. Questo accade perchè non si conosce, non si è letto e non si ha possibilità appunto di smentire o ribadire. Non potrei mai rivolgermi ad un professionista dicendogli che questo o altro, del suo lavoro, di quello che ha studiato, non si può fare soprattutto avendo presunzione di sapere senza avere la medesima competenza. Non dobbiamo necessariamente avere competenze su tutto ma quello che è rimasto importante per la nostra vita è saperla vivere nel modo giusto per un fine giusto. Non dobbiamo pretendere conoscenze estreme ma quanto meno partiamo da un fondamento di vita, la vita. Conoscere le creazione della vita ci agevola nel capire dove stiamo andando a morire.

Ora se quella verità che era dietro quella radiografia avesse salvato la vita di mio padre, se la verità di spostarsi dietro quell’angolo restituisse una salvezza perchè io non devo consigliarti una Salvezza che si nasconde proprio dietro ciò che non stai vedendo o che non vuoi vedere o che non hai pensato di controllare. Non è una verità che nasconde il raggiro. Può sembrare una verità celata in altro. Sicuramente c’è una realtà chiara, semplice e acceRtabile anche se non ci si vuole Credere. Leggendo di questi due personaggi, Iannè e Iambrè, ho scoperto che anche Pitagora riconosce, in un suo testo, l’intervento di falsità di questi due personaggi. Pitagora ed un riferimento biblico! Questo mi ha fatto rendere conto che dietro tutte le citazioni che si sventolano sui social, sia essi personali o citazioni di un personaggio pubblico in realtà sono tutte frasi costruite ad hoc per un chiaro scopo. Lo scopo è quello di colpire il lettore con qualcosa ad effetto dove però si nascondono realtà che potrai scoprire già scritte nella Bibbia. Scommettiamo? Non ne ho bisogno perchè ne sono certo.

Viviamo di frasi fatte ma tutto già è scritto. Pensiamo di inventare nuove cose ma le cose sono già state tutte fatte, si stanno solo evolvendo. Pensiamo di fare cose uniche ma ogni cosa ha un inizio ed una fine. Umanamente abbiamo bisogno di appoggiarci su qualcosa di concreto e ci ammaliamo spiritualmente perchè inseguiamo sogni. Se curassimo lo spirito prima del corpo avremmo sicuramente una vita serena come costituire una famiglia sana, così come si potrebbe anticipatamente fare in una coppia appena formatasi e cioè parlare per un tempo abbastanza lungo senza prima passare dal sesso, sicuramente la coppia sarebbe prima più affiatata anzichè finire per “scoprirsi” dopo, in un matrimonio destinato al fallimento.

La tua vita può essere salvata se attraverso queste mie parole scoprissi quale verità c’è dietro l’angolo prima che la rabbia arrivi nel sapere che lo sbocco sta diventando la morte.

Non aspettare, crollando come noi alle conclusione di quel medico ma, prenditi quella verità di un Creatore. Chi crea conosce la sua creazione e chi vuole apprendere ha solo bisogno di capire come tutto è avvenuto e funziona.

Mio padre sarebbe morto comunque nel ciclo della sua vita ma anche la sua morte mi è servita a capire che lui non è stato solo un padre ma anche un esempio terreno di come io sono, posso essere, voglio essere e così via. Noi siamo un esempio per gli altri ma dobbiamo diventare imitatori di Dio, il Signore, il Padre, il Creatore e l’instancabile amante del suo creato, dei Suoi figli. Perché siamo nati figli e “facciamo figli” rilasciando un esempio di vita. Quindi prendiamoci la vita da Chi ce l’ha donata per Donarla in Abbondanza a chi pensa di vivere solo degli anni ma è destinato ad una eternità grazie ad una Promessa.

Buona curiosità di vita.

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Il nostro ultimo abbraccio dopo una giornata a pulire alberi di nocciole a qualche mese dalle parole di quel medico